Il futuro incerto della guida autonoma
Qual è il futuro della guida autonoma?
L’amara risposta è…
Non lo sappiamo ancora.
È vero che quando si parla di ‘automobili-che-si-guidano-da-sole’ subito si alzano le folle acclamanti.
Ed è vero anche che il mercato della guida autonoma – uno dei più giovani nel mondo dell’Intelligenza Artificiale – ha raggiunto un valore di circa 10 miliardi di dollari nel 2021.
Quindi, perché dovremmo avere dei dubbi sul suo futuro?
Ecco, gli esperti (e i critici) si stanno convincendo sempre di più che le auto a guida autonoma forse non arriveranno mai sul mercato.
Certo, è un’ipotesi molto pessimista, ma alcuni eventi negativi – più e meno recenti – danno ragione ai critici.
Ma hanno davvero ragione?
Scopriamolo in questo articolo.
Cosa dicono i critici della guida autonoma?
Da sempre i detrattori dell’Intelligenza Artificiale si lamentano al minimo problema, e di conseguenza non risparmiano neanche la guida autonoma (che di problemi ne ha ancora tanti).
Ma spezziamo una lancia nei loro confronti perché, come succede per tutte le nuove tecnologie, la guida autonoma ha sia dei lati negativi che dei lati positivi.
Anzi, possiamo dire che – con l’occhio attento dello specialista di Intelligenza Artificiale – non è tutto oro quello che luccica.
Infatti, la guida autonoma è una tecnologia che dal 2015 continua a fare progressi, ma ancora non è esplosa.
E in effetti si pensa ancora che le auto a guida autonoma siano prodotti di fantascienza…
La realtà è che, essendo una tecnologia nuova, ha sempre bisogno di test di validazione in ambienti protetti e controllati.
Perciò è naturale che in ambienti reali, pertanto non controllati e non protetti, si scontri con minuscoli problemi che non erano stati considerati in fase di test.
Per esempio, recentemente su YouTube è uscito un video in cui si vede un’auto autonoma (o FSD, Full Self-Driving) della Tesla, mentre viola le leggi del traffico e si infila in situazioni di pericolo.
Un’auto della Waymo – un altro colosso dei trasporti – una volta finito il percorso di test, ha iniziato a frenare di fronte alle bolle di sapone e ai colorati fiori di primavera.
Questo significa che possiamo insegnare all’Intelligenza Artificiale tutta la cartellonistica stradale del mondo, ma se il modello ‘vede’ altri oggetti, allora non li riconosce e li traduce come ostacoli.
Le strade su cui noi camminiamo sono costruite dagli esseri umani e il nostro cervello è fatto in modo di separare gli ostacoli veri dagli oggetti innocui quando siamo alla guida.
Per capirci, nessuno inchioderebbe di fronte a delle bolle di sapone per aria.
Ma questo NON significa assolutamente che la guida autonoma sia una tecnologia che non vedremò mai nella vita…
Significa solo che l’Intelligenza Artificiale avrà bisogno di più tempo per imparare.
Qual è la realtà dei fatti?
La realtà bisogna estrapolarla dai dati…
E se guardiamo che cosa dicono i dati relativi alla guida autonoma, questo è ciò che scopriamo.
- Il mercato della guida autonoma ha un valore di 10 miliardi di dollari a livello globale e raggiungerà i 325 miliardi di dollari per il 2030;
- Waymo ha lanciato il suo primo servizio di taxi a guida autonoma a Phoenix, in Arizona;
- Un camion a guida autonoma della TuSimple – carico di angurie – ha fatto un viaggio di 950 miglia in 14 ore (mentre un essere umano ce ne mette 24);
- Merlin Labs ha ricevuto un investimento di 25 milioni da parte di Google per degli aerei a guida autonoma.
Quindi, sostanzialmente, la realtà descritta dai critici è molto diversa rispetto a quella dei dati.
Le novità continuano ad uscire e si sta investendo molto in questo mercato.
Di conseguenza non è possibile dire che il mercato sia fermo.
Che cosa ci auguriamo?
L’augurio che ci facciamo è che questi dubbi non diventino un limite.
Un’automobile che si guida da sola ha bisogno di imparare costantemente… e lo sta già facendo.
L’arresto di emergenza, l’inseguicorsia e tanti altri ausilii erano impensabili fino a poco tempo fa.
Oggi, invece, danno un profondo contributo al mondo delle automobili.
Perciò, soffermarsi su ciò che ancora non si riesce a fare, senza considerare tutti i passaggi che sono stati fatti fino ad ora, è un problema.
Anzi, bisognerebbe spingere ancora di più questo tipo di tecnologie e applicarle su tutte le automobili.