Perché è necessario investire adesso in Intelligenza Artificiale
L’Intelligenza Artificiale sta scatenando dei cambiamenti fondamentali nella società, nella politica e nell’economia.
Questi cambiamenti offrono alle aziende delle opportunità di crescere, ma allo stesso tempo evidenziano gli ostacoli da affrontare prima di raggiungere risultati sostanziali.
Infatti, c’è un profondo gap tra ciò che la tecnologia è capace di offrire e la reazione delle aziende alla sua introduzione.
Ed è proprio in quel gap che si trovano le sfide più grandi, i problemi della nostra società e, allo stesso modo, le vere opportunità.
Infatti, secondo uno scienziato di tutto rispetto, Erik Brynjolfsson, direttore dell’Economy Lab dell’Università di Stanford, nei prossimi dieci anni l’Intelligenza Artificiale sarà molto più diffusa, ma la sua adozione richiederà un periodo di “calma”.
Ed è proprio qui che entra in gioco un concetto di cui vorremmo parlare in questo articolo.
La curva a J dell’Intelligenza Artificiale
Molto spesso, quando viene introdotta una nuova tecnologia innovativa sul mercato – come l’Intelligenza Artificiale – questa non porta risultati nell’immediato.
Prima c’è bisogno di un periodo iniziale nel quale la produttività cala.
In questo periodo l’azienda ha bisogno di modificare alcune strutture aziendali, adattare i processi di business e i flussi di lavoro, affrontare investimenti in risorse umane e migliorare la tecnologia stessa.
Solo dopo del tempo l’azienda riesce a superare il cosiddetto “break-even point” e si inizia a vedere i frutti degli sforzi – che porteranno poi ad una crescita esponenziale.
E questo avviene con qualsiasi tecnologia da inizio secolo…
Per esempio, nei primi del Novecento i fratelli Wright furono i primi a far volare con successo una macchina motorizzata più pesante dell’aria e con un pilota a bordo.
Ma c’è voluta un’altra quindicina d’anni affinché gli aeroplani venissero impiegati nella prima guerra mondiale.
E un’altra ventina d’anni affinché venissero usati per il trasporto commerciale.
E infine, solo negli anni Cinquanta gli aerei sono stati utilizzati con regolarità e sicurezza per il trasporto di esseri umani.
In tutto, ci sono voluti circa 50 anni prima che questa tecnologia raggiungesse il pieno potenziale e fosse a disposizione della popolazione mondiale.
Facendo un esempio più recente, l’Internet è nato tra gli anni Sessanta e Settanta, ma è stata commercializzata negli anni Novanta.
E solo negli ultimi decenni le aziende hanno iniziato ad utilizzare Internet come uno strumento fondamentale per il business.
Insomma, anche qui troviamo la curva a J.
Quando si investe in una tecnologia innovativa, in un primo momento sono più gli investimenti che i ricavi, e solo dopo gli investimenti iniziano a ripagarsi, dando risultati concreti.
Ora, soffermiamoci su ciò che succede quando le aziende affrontano la curva discendente di produzione.
Gli asset intangibili dell’Intelligenza Artificiale
Durante questa fase si investe ‘implicitamente’ in quelli che vengono definiti gli asset intangibili:
- 1) si introduce la tecnologia,
- 2) si istruisce lo staff affinché sappia utilizzarla,
- 3) si acquistano hardware per migliorare la raccolta dati,
- 4) si incrementa e migliora la base dati per il futuro.
Per dirla in parole povere…
Gli asset intangibili rappresentano un investimento che darà risultati solo nel futuro, quando saranno consolidati.
Questo perché il processo di adattamento all’Intelligenza Artificiale non è sempre prevedibile.
E questa mancanza di prevedibilità è ciò che infastidisce di più gli imprenditori.
Infatti, secondo uno studio di Stanford, solo il 15% delle aziende di qualsiasi settore sta investendo in questi asset intangibili.
Il restante 85% non si fida della tecnologia, non la ritiene matura, non ritiene che l’Intelligenza Artificiale sia la soluzione per aumentare la produzione.
E rimanere indietro non è mai stato così rischioso come il giorno d’oggi.
Il gap tecnologico tra aziende innovatrici che investono in asset intangibili (15%) e aziende ritardatarie (85%) continua ad ampliarsi perché i continui e ingenti investimenti stanno facendo avanzare l’Intelligenza Artificiale ad un ritmo mai visto in ambito informatico – sia in termini di diffusione, sia in termini di prestazioni.
Anzi, alcune aziende stanno già iniziando a risalire la curva e a vedere i primi veri effetti positivi di questa tecnologia.
E a breve i primi ad ottenere risultati vedranno un’esplosione improvvisa – come si può vedere nel grafico a J -, con una risalita rapida e (quasi) improvvisa.
Quando si cominceranno a vedere i primi risultati degli asset intangibili?
Facciamo qualche esempio per rendere chiaro il concetto:
- I magazzini si stanno riempiendo di robot intelligenti che riescono a muoversi in autonomia e ad ottimizzare gli spazi,
- Le catene di montaggio vengono dotate sempre più frequentemente di sistemi basati su manutenzione predittiva per ottimizzare la massimo il ricambio dei componenti,
- Le auto a guida autonoma stanno iniziando a dare i primi risultati in termini di usabilità.
Insomma, i benefici tangibili di queste tecnologie che sono state introdotte ormai anni e anni fa si stanno vedendo proprio adesso.
Eppure questo è stato possibile solo grazie ad aziende che hanno creduto in questa tecnologia e che hanno voluto investire, guardando oltre gli ostacoli.
E, giustamente, si sono guadagnate un certo vantaggio sulla concorrenza ‘ritardataria’.
E possiamo anche darti un nostro ‘piccolo’ insight al riguardo…
Secondo la nostra esperienza, i primi risultati si vedono sei mesi dall’avvio del progetto.
Quindi, se sei disposto ad investire adesso e a vedere i risultati prima che finisca il 2022, puoi contattarci compilando il modulo che trovi QUI.
Ci preoccuperemo di ricontattarti non appena un nostro operatore sarà disponibile.
A presto!