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L’Intelligenza Artificiale sostituirà il 100% dei mestieri?

Ciò che abbiamo scoperto risponde a questa domanda, ma lasciando un importante spiraglio di speranza per le aziende e per i lavoratori.

“L’Intelligenza Artificiale ci ruberà il lavoro nel futuro?”

Abbiamo risposto in lungo e in largo a questa domanda fin da quando abbiamo aperto il blog.

Eppure continua a tormentarci.

Perciò abbiamo deciso di rispondere ancora in questo nuovo articolo.

Quindi, tu potresti chiederti: “C’era davvero bisogno di scriverci un altro articolo dedicato?”.

La risposta è sì, e per un motivo molto semplice.

Nel corso del 2021 sono stati fatti parecchi studi sul futuro del lavoro.

Ciò che abbiamo scoperto risponde a questa domanda, ma lasciando un importante spiraglio di speranza per le aziende e per i lavoratori.

Quindi, non è più una domanda così preoccupante.

Ma prima è il caso di fare un passo indietro al nostro stesso rapporto con l’automazione, cioè la relazione che noi umani abbiamo con l’automazione in genere.



L’eterno (e inesistente) problema che gli esseri umani hanno con l’automazione

Tantissimi mestieri sono spariti a causa dell’automazione – e alcuni li abbiamo visti sparire sotto i nostri occhi.

Ma perché non ce ne siamo mai davvero preoccupati?

Perché ci vogliono anni prima che un’invenzione innovativa entri nel mercato e cambi le regole del gioco.

Per esempio, il microonde – che sicuramente hai anche tu in casa – ci ha impiegato più di 40 anni per entrare in commercio dalla sua invenzione.

Certo, è un esempio bizzarro perché il microonde non ha mai “sostituito” il forno, la padella, la griglia o qualsiasi strumento di cottura… 

Infatti, l’esempio del microonde mi serve per farti capire che ci vuole parecchio tempo prima che un’invenzione innovativa riesca a sostituire in toto uno specifico mestiere.

Per capirci, tanti mestieri si sono persi nel corso del tempo come:

– La centralinista che collegava fisicamente le telefonate,

– Il venditore di ghiaccio,

– I raddrizzatori di birilli del bowling.

Tutti questi mestieri non esistono più perché sono stati lentamente sostituiti da sistemi automatici che a loro volta si sono evoluti nel tempo.

La centralinista è stata sostituita da un sistema automatico che collega il chiamante al chiamato.

Il venditore di ghiaccio è stato sostituito dal frigorifero.

I raddrizzatori di birilli del bowling sono stati sostituiti da un sistema elettronico.

Ma soprattutto questi mestieri non sono spariti da un momento all’altro…

Molti mestieri sono stati mandati in pensione mano a mano che entravano in commercio i sistemi automatici.

Quindi, per riassumere…

Molti mestieri sono destinati a sparire nel corso del tempo proprio a causa dell’innovazione, che però è un processo lento e tendenzialmente gestibile.

Ma quindi, ammesso che l’innovazione è un processo lento…

Perché adesso abbiamo una paura così grande che l’Intelligenza Artificiale possa rubarci il lavoro?

La risposta è presto detta.

Abbiamo paura che l’Intelligenza Artificiale ci rubi il lavoro perché il mondo la sta adottando in maniera molto più rapida rispetto a qualsiasi altra innovazione.

E sta “rubando” una quantità sempre più grande di mestieri.

E non si parla solamente di mestieri o attività ripetitive e usuranti…

L’Intelligenza Artificiale potrebbe prima o poi sostituire anche mestieri professionali ad alte skill, come quello del chirurgo.

Quindi, vediamo quali sono i mestieri che l’Intelligenza Artificiale potrebbe “rubare” in futuro.

I mestieri che l’Intelligenza Artificiale potrebbe mandare in pensione nei prossimi anni

Secondo gli esperti almeno 50 mestieri diversi spariranno dalla circolazione a causa dell’automazione e dell’Intelligenza Artificiale.

Ti faccio giusto qualche esempio:

– Scrittori e creatori di contenuti,

Si stima che nel mondo ci siano circa 1 milione di scrittori freelance che molto probabilmente in futuro verranno sostituiti da sistemi intelligenti che non si stancano, che possono lavorare 24 ore su 24, generando una quantità enorme di contenuti.

– Operatori del customer care,

Secondo studi recenti, circa l’85% delle richieste al customer care vengono gestite da operatori automatici intelligenti.

E molto spesso gli utenti non si accorgono di parlare con un operatore automatico, soprattutto per le questioni più semplici.

– Traduttori,

Ti sarai accorto anche tu che di recente anche il più famoso dei traduttori, Google Translate, sta migliorando molto l’affidabilità e la qualità delle traduzioni.

Adesso infatti i grandi modelli di linguaggio sono diventati una vera e propria minaccia per i traduttori.

Infatti, secondo una ricerca del 2020, i modelli di linguaggio sono arrivati addirittura a performare meglio di un traduttore umano.

– Developer,

OpenAI con il suo Codex ha dato al mondo la possibilità di generare codice automaticamente grazie all’Intelligenza Artificiale.

E questo ci fa pensare che prima o poi l’Intelligenza Artificiale potrà anche sostituire sicuramente parte del codice che scrivono gli sviluppatori umani.

La domanda è solo “quando”, non “se” avverrà.

– Controllo qualità,

In tutte le aziende dove gli operatori osservano tante immagini per trovare difetti, il deep learning ha raggiunto livelli di performance molto alti e in molti casi l’effort degli operatori umani si riduce anche del 50%.

Ecco, questi che abbiamo citato sono solo alcuni dei mestieri che molto probabilmente andranno in pensione…

Virtualmente ci possiamo aspettare che l’Intelligenza Artificiale si inserirà in tutti i settori e in tutte le industrie del mondo.

Quindi la domanda che ci dovremmo porre è…

Che fine faranno le persone “vittime” dell’Intelligenza Artificiale?

Purtroppo la risposta non è chiara.

Di sicuro molti saranno impiegati in altri settori ma, secondo noi, dipenderà molto dalle persone.

Le persone che avranno la forza di ricollocarsi, di aggiornarsi, di rimanere al passo con le competenze, sicuramente troveranno una ricollocazione.

Altrettanto sicuramente si apriranno un sacco di altre posizioni di persone che deve sviluppare questi sistemi legati all’Intelligenza Artificiale.

Ma forse è il caso di vedere la realtà dei fatti stilando qualche cifra.

La realtà dei fatti è molto più serena di quello che molti vogliono far sembrare

Ad oggi non ci sono prove che finiremo tutti senza lavoro, anzi.

Nei prossimi vent’anni il lavoro continuerà ad aumentare e ci saranno più richieste di lavoro che lavoratori, perciò saranno i robot e i sistemi automatici a coprire il gap.

Infatti, anche se non ce ne accorgiamo, l’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando diversi settori, come quello assicurativo, il retail, i servizi sanitari, tutta la parte di manufacturing, la logistica e i trasporti.

Sì, hai capito bene…

L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia che sta avanzando su qualsiasi settore.

MA.

C’è sempre un certo ritardo tra la nascita vera e propria dell’invenzione e la sua commercializzazione.

Una tecnologia nasce, cresce ed entra nel mercato solo quando è matura, stabile e performante.

Per esempio, si parla di robot ormai dal secolo scorso, ma ci hanno impiegato anni prima di passare dalle grandi aziende a quelle medio-piccole.

Stesso discorso vale per la guida autonoma, che abbiamo già detto essere in particolare ritardo sui tempi previsti.

Nel mondo del lavoro, di fatto, si può dire che l’innovazione è avvenuta grazie alle invenzioni “vecchie” come Internet, la tecnologia mobile e il cloud, per fare alcuni esempi.

Ma non c’è solo il ritardo a farci pensare positivamente…

Nel mondo ci si sta già preoccupando di queste conseguenze con largo anticipo.

Infatti, quello che non si dice è che c’è ancora tempo per abituarsi alle conseguenze dell’Intelligenza Artificiale.

Alcuni tra gli Stati più potenti economicamente ha lavorato sul welfare a livello statale: in Germania, in Canada e in Svezia c’è molta attenzione alle fasce più colpite dall’innovazione.

E molte aziende si stanno già preoccupando di fare un reskilling o un upskilling dei lavoratori.

Avranno tutti a che fare con i software di Intelligenza Artificiale, ma allo stesso tempo è bene che si preparino ai cambiamenti dell’innovazione.

Ora, parliamoci chiaro: noi la vediamo molto positiva, ma la realtà è che l’innovazione lascerà sempre dei vincitori e dei vinti.

Per forza di cose alcuni lavori spariranno per fare spazio ad altri più innovativi.

Ma questo è un buon motivo per far sì che si smetta di innovare?

Assolutamente no.

Le aziende stanno continuando (e continueranno) ad investire in Intelligenza Artificiale.

E vediamo adesso come stanno investendo.

Le aziende continuano ad investire in Intelligenza Artificiale per il lavoro del futuro (e non hanno intenzione di fermarsi)

Secondo una ricerca di Dentons, un’azienda multinazionale di studi legali, la prima al mondo per numero di avvocati, il 60% delle società a livello globale utilizza sistemi di Intelligenza Artificiale.

Quasi la metà – il 48% – ha iniziato un percorso di inserimento, mentre il 15% è un early adopter.

Ma se da un lato abbiamo aziende che stanno investendo, dall’altro abbiamo dei problemi.

L’80% delle aziende non ha piena conoscenza dei processi decisionali dell’Intelligenza Artificiale, e spesso i responsabili sono preoccupati delle conseguenze che ne possono derivare.

Inoltre, le aziende non sanno quanto l’Intelligenza Artificiale permetta di risparmiare in termini di tempo e denaro e ridurre l’errore umano.

Ancora si tende ad avviare i processi di Intelligenza Artificiale, ma senza avere ben chiaro il ritorno dell’investimento.

Per di più, l’81% delle aziende è preoccupato per il trattamento dei dati personali da parte dell’Intelligenza Artificiale e solo il 55% ha effettivamente implementato un sistema per la sicurezza.

Quindi, cosa ci dicono in buona sostanza tutti questi indicatori?

Gli investimenti in Intelligenza Artificiale stanno andando avanti e non hanno intenzione di fermarsi, come un treno in piena corsa.

Di tempo ce n’è, perché di fatto anche gli early adopter sono molto pochi e le aziende che stanno investendo di più hanno ancora tanta strada da percorrere, per cui il suggerimento che diamo ancora una volta è…

Parti con un progetto di Intelligenza Artificiale anche solo per elevare la consapevolezza su questi temi all’interno del team direzionale dell’azienda.

Il suggerimento che diamo noi è di non perdere questa opportunità.

Se ancora non hai messo a budget attività di questo tipo, il 2022 potrebbe essere l’anno migliore di sempre per farlo.

Per questo, se hai intenzione di iniziare un progetto di Intelligenza Artificiale o hai intenzione di saperne di più, ti basta compilare il modulo che trovi QUI.

Un nostro operatore ti ricontatterà non appena disponibile.