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Metaverso Facebook: quello che dobbiamo sapere

Tutto quello che dobbiamo sapere sul nuovo Metaverso di Facebook.

Negli ultimi giorni sembra che non si sia parlato d’altro, se non del Metaverso di Facebook.

Se n’è parlato parecchio durante l’estate, ma non era chiaro quando Zuckerberg avrebbe calato l’asso.

Finché il CEO di “Meta Platforms” (ex-Facebook) non ha fatto le sue dichiarazioni e il mondo è esploso in un mare di confusione, indignazione e preoccupazione.

Ora, può sembrare un argomento che non c’entra niente con l’Intelligenza Artificiale…

In realtà, l’Intelligenza Artificiale contribuirà molto a questo metaverso.

Perciò in questo articolo vorremmo fare un minimo di ordine per capire:

1) Che cos’è questo metaverso;

2) Che cos’è successo a Facebook negli ultimi tempi;

3) Come funzionerebbe il metaverso di Facebook;

4) Quale sarebbe il futuro di Facebook secondo i giornalisti.

Quindi, cominciamo.



1. Che cos’è un metaverso?

Partiamo da un fonte sicura, Wikipedia:

«Un metaverso è un neologismo tipicamente utilizzato per descrivere le relazioni future su Internet, fatto di spazi persistenti, condivisi, virtuali e in 3D, collegati da un universo virtuale».

Concettualmente è un mondo virtuale a cui connettersi e trasferire la propria identità.

È un’idea che è partita in realtà negli anni Settanta con i primi giochi virtuali, pensando ad un mondo “al di là dello schermo”.

Ne abbiamo avuto un assaggio nel 2001 con il film Matrix, in cui gli esseri umani si muovono in un mondo “virtuale” governato dalle macchine mentre vengono utilizzati come batterie per produrre energia.

Pochi anni dopo abbiamo visto nascere Second Life, un metaverso in cui potevi muoverti con il mouse e la tastiera del computer, in una sorta di via di mezza fra un social network e un videogioco.

Recentemente abbiamo anche visto il film di Spielberg «Ready Player One»…

E anche con il gioco Pokemon GO, in cui è possibile catturare dei Pokemon camminando in giro per le strade reali.

Zuckerberg vuole portare questo concetto ad un livello superiore, utilizzando i visori della realtà virtuale per accedere al metaverso, assieme a dei wearable, in futuro.

Non saremo “solo” connessi a Facebook a rispondere ai messaggi, ma probabilmente potremo camminare in questo universo.

Infatti, nel primo video di presentazione del metaverso, abbiamo visto Zuckerberg trasformarsi in un personaggio virtuale cartoonesco e gioca a poker con gli amici – tra cui anche un robot – su un’astronave.

2. Che cos’è successo a Facebook negli ultimi tempi?

Ultimamente Facebook, così come tanti altri big, ha visto una crescita costante dei propri fatturati, chiudendo l’anno scorso vicino ai 90 miliardi di dollari.

Ma dal punto di vista dell’immagine Facebook è stata bombardata di controversie.

Uno dei maggiori scandali a cui poteva essere sottoposto Zuckerberg è avvenuto ad inizio del 2018, coinvolgendo 87 milioni di account Facebook i cui dati sono stati consegnati alla società Cambridge Analytica, per fini politici.

Sono seguite poi le accuse di manipolazione dei risultati delle elezioni americane, le fake news, i complottismi, fino ai più recenti Facebook Files sui danni che Instagram farebbe alla salute mentale degli adolescenti.

Una delle strategie che Facebook ha pensato di mettere in atto è quella di un rebranding.

Per farla semplice, Zuckerberg ha voluto cambiare nome a Facebook in “Meta Platform”, più pulito e nuovo, per comunicare anche il nuovo senso di metaverso.

Tra l’altro, secondo gli ultimi rumors, potrebbe essere uno degli ultimi lasciti del CEO che – voci dicono – potrebbe dimettersi dal suo ruolo.

3. Come funzionerà il Metaverso di Facebook?

Meta Platform non ha mai fatto segreto di lavorare con la realtà aumentata e virtuale, mai – anzi il cambio di nome non è una cosa che ci stupisce.

Da anni infatti esiste una divisione all’interno di Meta, la Facebook Reality Labs, in cui si lavora con gli strumenti di realtà aumentata e virtuale, interagibile tramite i wearable.

Horizon Workrooms, per fare un esempio, è una piattaforma di cui si è iniziato a parlare ormai nell’estate del 2021, che darebbe la possibilità di fare riunioni da remoto utilizzando la realtà virtuale (Oculus) e gli avatar cartooneschi, come se fossimo all’interno di un videogioco.

Grazie al sistema Oculus, Horizon Workrooms ripropone non solo la forma fisica dell’utente, ma anche la scrivania e la tastiera.

Certo, sembra una cosa eccezionale, proprio perché è stata presentata in un momento in cui gli occhi erano tutti su Facebook a causa delle controversie.

E infatti noi sappiamo ancora molto poco del metaverso di Meta, perché l’uscita sembra essere stata fatta in fretta e furia per spostare l’attenzione del pubblico dalle controversie…

Di fatto è un progetto che avrà bisogno di molto tempo in avanti per rispecchiare le aspettative del pubblico e l’ambiziosità del progetto.

4. Quale sarà il futuro del Metaverso di Facebook?

Quello che abbiamo detto più volte è che, secondo noi, è un tentativo di rebranding per pulire la reputazione di Facebook.

La critica forte che arriva da molti è che tutto ciò non favorisca una sorta di futuro distopico che punta ad allontanare dalla realtà materiale e così via.

La cosa che ci terremo a sottolineare, noi esperti di Intelligenza Artificiale, è realtivamente al fatto che Zuckerberg ha usato le parole “persone” e “umano-centrico”.

Sembra tutto rivolto alla persona, se visto così…

Ma le persone, per quanto riguarda l’Intelligenza Artificiale, riguardando un contenuto informativo di dati enorme.

Qualsiasi interazione della persona è un dato: se io scendo dal letto con il piede sinistro al posto del destro è già un primo dato, e così via per tutte le interazioni che noi abbiamo con il mondo esterno.

Questo di fa pensare che, con ogni probabilità, questo progetto spingerà ulteriormente Meta a raccogliere dati sulle persone.