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Stanford AI Index Report 2022 – Tendenze, Innovazioni e Impatto dell’IA

Il recente Stanford AI Index Report del 2022 ha presentato alcune importanti considerazioni sull'intelligenza artificiale e il suo impatto su vari aspetti della società e dell'industria.
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Il recente Stanford AI Index Report del 2022 ha presentato alcune importanti considerazioni sull’intelligenza artificiale e il suo impatto su vari aspetti della società e dell’industria.

Il rapporto evidenzia che l’industria sta correndo più velocemente del mondo accademico nell’ambito dell’intelligenza artificiale. A partire dal 2014, l’industria ha preso il sopravvento rispetto all’accademia e ha prodotto molti più modelli di machine learning di rilievo, 32 contro 3. Questo è in gran parte dovuto alla disponibilità di maggiori risorse finanziarie e alla crescente consapevolezza delle aziende riguardo al potenziale dell’intelligenza artificiale.

Un’altra osservazione importante riguarda la saturazione delle prestazioni su benchmark tradizionali. Con il passare degli anni, i miglioramenti sui benchmark sono diventati sempre più marginali, portando alla necessità di nuove suite di benchmark più complete per valutare l’avanzamento dell’intelligenza artificiale.

Inoltre, il rapporto sottolinea come l’intelligenza artificiale possa avere un impatto sia positivo che negativo sull’ambiente. Ad esempio, la fase di training di modelli complessi come Bloom può generare un’alta impronta di carbonio. Tuttavia, va notato che anche altre piattaforme e tecnologie, come i server che supportano piattaforme di social media, hanno un impatto significativo sull’ambiente. Allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale può contribuire a migliorare la gestione delle risorse, ottimizzare l’uso dell’energia e monitorare il territorio.

In conclusione, l’AI Index Report del 2022 mette in luce alcuni aspetti cruciali dello sviluppo e dell’implementazione dell’intelligenza artificiale nella società moderna. Questi temi, come la crescente influenza dell’industria rispetto al mondo accademico e l’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale, saranno sicuramente al centro delle discussioni e delle politiche future.

Uno dei principali risultati di questo rapporto è che i modelli di IA stanno accelerando il progresso scientifico e nel 2022 hanno favorito la fusione dell’idrogeno, migliorato l’efficienza della manipolazione delle matrici e generato nuovi anticorpi.

Grazie alla capacità di lavorare con migliaia di dati contemporaneamente, l’IA fornisce una velocità e una capacità di calcolo senza precedenti. Tuttavia, l’uso improprio dell’IA sta causando un aumento degli incidenti legati all’abuso etico di questa tecnologia. Ad esempio, la creazione di immagini false (deepfake) e l’uso di IA per il phishing sono preoccupazioni sempre più importanti.

Nonostante queste sfide, la domanda di competenze professionali legate all’IA sta aumentando in quasi tutti i settori industriali americani, ad eccezione di agricoltura, selvicoltura, pesca e caccia. Il numero di offerte di lavoro legate all’IA è aumentato significativamente negli ultimi anni, evidenziando l’importanza di questa tecnologia in vari settori.

Per la prima volta nell’ultimo decennio, gli investimenti privati nell’IA sono diminuiti su base annua. Tuttavia, questo potrebbe essere dovuto al fatto che l’IA si sta diffondendo più ampiamente e non è più di nicchia. Inoltre, la riduzione dei costi e l’aumento delle prestazioni dei modelli di IA potrebbero aver contribuito a questa tendenza.

Mentre la percentuale di aziende che adottano l’IA si è stabilizzata, quelle che l’hanno adottata continuano ad avanzare e riportano una significativa riduzione dei costi e un aumento dei ricavi. L’interesse dei politici per l’IA è in aumento e molti ritengono che sia giunto il momento di stabilire regole e linee guida per governare l’uso e lo sviluppo di questa potente tecnologia.

L’ultimo punto riguarda il fatto che i cittadini cinesi sono tra quelli con un’opinione più positiva riguardo ai prodotti e ai servizi di intelligenza artificiale. Secondo un sondaggio Ipsos del 2022, il 78% dei cinesi intervistati ha espresso un giudizio positivo, seguiti dai cittadini dell’Arabia Saudita (76%) e dell’India (71%). Invece, solo il 35% degli americani ha concordato sul fatto che i prodotti e servizi IA presentino più vantaggi che svantaggi.

In un altro sondaggio condotto negli Stati Uniti, persone che lavorano con le parole (ad esempio, sviluppatori di software, giornalisti e influencer) sono state intervistate riguardo all’utilizzo di ChatGPT nel loro lavoro. Mentre alcuni sviluppatori hanno apprezzato l’aiuto che può offrire, altri hanno espresso dubbi sulla capacità di ChatGPT di sostituirli.

Per quanto riguarda l’Italia, sembra che l’opinione generale sull’intelligenza artificiale sia ancora molto prudente. Ad esempio, una persona ha condiviso su Facebook la sua esperienza con ChatGPT, sottolineando come il software non fosse in grado di fornire informazioni aggiornate sul punteggio di una squadra di calcio. Tuttavia, ciò che questa persona non ha considerato è che ChatGPT si basa su un dataset che è stato aggiornato per l’ultima volta a settembre 2021, e quindi non può avere accesso a informazioni più recenti.

In Italia, l’opinione pubblica sull’IA sembra essere ancora a un livello piuttosto superficiale, con molte persone che la considerano “stupida” semplicemente perché non comprendono come funziona. Questo tipo di atteggiamento potrebbe essere dovuto, almeno in parte, alla mancanza di familiarità con concetti come dataset e training set.

In conclusione, il rapporto dello Stanford AI Index del 2022 offre una panoramica interessante sullo stato dell’intelligenza artificiale e sulle percezioni del pubblico riguardo ai suoi benefici e svantaggi. Sarà interessante vedere come queste percezioni si evolveranno nel corso del 2023, con l’eventuale rilascio di nuove versioni di GPT e l’avanzamento della ricerca nel campo dell’IA.